SMART ISLAND PARCO DIDATTICO E INFORMATIVO

La Regione Molise, nell’ambito dell’Area Tematica “Istruzione e Formazione”, Settore di Intervento “Educazione e Formazione” del Piano Sviluppo e Coesione della Regione Molise, con la 2° edizione di SCUOLAB intende continuare a sostenere l’ampliamento dell’offerta formativa nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e negli Istituti Tecnici Superiori (ITS) presenti in Regione, attraverso il sostegno di progetti scolastici di forte valenza culturale e innovativa con riferimento ad attività sia curricolari che extracurricolari, anche a carattere sperimentale, affinché le studentesse e gli studenti possano acquisire una maggiore consapevolezza della loro scelta formativa proiettandola nel futuro percorso di studi e/o professionale oltre che interagire con il territorio di appartenenza e approfondirne la conoscenza.

Progetto Scuolab 2: “SMART ISLAND”

Grazie alla collaborazione tra Liceo Artistico Benito Jacovitti e Istituto Tecnico Tecnologico, appartenenti all’IISS Ettore Majorana di Temoli, prende vita il progetto “Smart Island”, vincitore del bando della regione Molise “Scuolab 2”. Il progetto nasce da un’idea del Dipartimento di Architettura e Ambiente del Liceo Artistico, realizzata poi grazie ai dipartimenti di Elettronica/Automazione, Meccanica, Chimica e Informatica dell’Istituto Tecnico e al Dipartimento di Arti Figurative del Liceo Artistico.

Il progetto è ispirato al genio di Leonardo Da Vinci ed in particolare ai suoi studi sulla città ideale. Partendo da questi studi, gli studenti del corso di Architettura e Ambiente hanno pensato ad un “oggetto urbano” che potesse rispondere ad alcune esigenze, di chi vive la città, in maniera intelligente; un fabbricato di dimensioni ridotte in grado di comporre un sistema modulare che, nello spirito leonardesco, potesse fondere arte, osservazione della natura, funzionalità e innovazione.

La risposta è stata l’ideazione di un modulo multifunzione energeticamente autosufficiente, partendo dallo studio del dodecaedro e delle fonti rinnovabili.

Perché è stato scelto il dodecaedro? Il dodecaedro, secondo Platone, rappresentava la forma dell’universo; quale forma migliore, quindi, per realizzare un oggetto che si pone come obiettivo quello di essere un universo a sé stante, autosufficiente e in grado di fornire riparo, comfort, svago, informazioni, energia.

“Attualmente questo prototipo rappresenta per noi studenti l’occasione per sperimentare e  studiare soluzioni per moduli urbani  energeticamente autosufficienti, montabili e smontabili all’occorrenza, da utilizzare come parco giochi o come punto informativo e zona comfort; ma soprattutto per sperimentare soluzioni tradizionali e innovative di utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica, da impiegare per l’illuminazione interna ed esterna dei moduli, e per l’alimentazione di prese elettriche o porte usb; l’energia elettrica, nel nostro caso sarà prodotta per il momento da pannelli fotovoltaici tradizionali che andremo poi a sostituire con pannelli LSC e pannelli customizzati e grazie all’energia cinetica prodotta dall’utilizzo di una bici e di un’altalena.

  Il progetto sarà poi implementato con altri elementi che andranno ad ottimizzare il progetto, come ad esempio una stazione per il rilevamento dei valori di inquinamento dell’aria, una parete brise-soleil da stampare con la stampante 3d e applicazioni per monitorare i livelli di energia prodotta”.

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